One Piece Eternity ~ the Rebirth [One Piece GDR by forum]

[Esame Gialla] - Ishimaru Fujiwara, iZack

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-Gippal-
view post Posted on 16/1/2009, 22:18




CITAZIONE
¤ Tipo di esame: Esame per Energia Gialla.
¤ Partecipante: Ishimaru Fujiwara (iZack).
¤ Esaminatore: Morita Kaito (-Gippal-)
¤ Ore: 9,00 am
¤ Condizioni Atmosferiche: Cielo scoperto. Aria tiepida. Circa 22/23 °C.
¤ Numero di Post: 8 + 1 di Introduzione.

» Never Back Island «
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Era mattino presto e si poteva scorgere l'alba, uno spettacolo di luci generato dai primi raggi di sole che si potevano scorgere. Non una nuvola in cielo. Silenzio tombale, non una parola, non un animale, non un uccello, non una mosca. Non si sentiva niente, eccetto il piccolo scroscio del mare che a quell'ora sembrava simile ad una lastra di metallo liscia e perfettamente lavorata. Insomma, nulla disturbava il sonno di Kaito, un Cacciatore di Taglie che come di consueto si trovava sulla barchetta di un suo amico pescatore, che era solito prestargliela nell'arco della giornata senza chiedere nulla in cambio causa inutilizzo. Il ragazzo la riconsegnava poi intatta quando si faceva buio. La sera precedente però si era appisolato su di essa e niente riuscì a svegliarlo, nemmeno il freddo della notte. A farlo furono appunto i primi raggi di solo che miravano ai suoi occhi. A giudicare la posizione dall'orizzonte e dalla marea del mare, Morita stimò un orario, erano circa le 6 del mattino. Troppo presto per alzarsi se fosse stato un giorno normale, ma quello non lo era. Doveva tenere una sorta di addestramento per una sua recluta, un certo Ishimaru Fujiwara, che sembrava avere grandi potenzialità. Per questo motivo, anche se a fatica, si mi seduto in uno dei due metri dell'imbarcazione. Controllò la vela, non era stata ammainata. Ci mise un po' a rendersi conto dell'accaduto. Probabilmente una folata di vento lo aveva portato a largo durante la nottata ma lui era troppo impegnato a scorrazzare per il mondo dei sogni. Poco male...Si alzò in piedi, si diede una stiracchiata e sbatté i vestiti, dopodiché ripensò al biglietto che aveva lasciato al suo neo allievo:
CITAZIONE
Caro Ishimaru,
ti scrivo per raccontarti una storiella. Un giorno una vacca disse ad un mulo: "Oggi ti puzza il culo!". E il mulo disse alla vacca: "Per forza, ho appena fatto la cacca!". Ahahahahah!
Va beh, dai, scherzi a parte. Ti avviso subito che questa lettera non sarà qualcosa di formale, non è nella mia personalità. Ritieniti fortunato che non l'abbia scritta su un rotolo di carta igienica (Quello che mancava al mulo di prima).
Passando al concreto, ti volevo solo avvisare che ho deciso di darti qualche dritta sulle arti del combattimento. Non perdere questa occasione, anche perchè se lo fai ti farò perdere anche la vita *Smile*. Ti voglio pronto domani esattamente nel luogo indicato su questa cartina, riciclata dalle merendine Kinder:

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Basta seguire il percorso e dovresti arrivare facilmente al luogo di incontro. Io ti aspetterò esattamente al centro dell'isola per le 9 del mattino. Buona fortuna!
Adieu!

Un sorriso comparve sulla bocca di Kaito. Si avviò per il mare. Non trovò niente ad ostacolarlo prima di arrivare all'isola, se non qualche mostriciattolo marino che non poteva essere nemmeno mangiato perché velenoso. Giunse alle rive di sabbia quando erano circa le 8 e il solo iniziava ad essere un po' più alto e a mostrare le meraviglie del mare. Llegò l'imbarcazione ad un albero. Non fece in tempo a formare il nodo che si sentì un forte boato. Spaventato il ragazzo si girò per controllare un'eventuale presenza. Nessuno. C'era poco da stupirsi, era un'isola disabitata che possedeva una sola abitazione, ovvero quella di Kaito. Una sorta di dependance dove il ragazzo passava il tempo libero lontano dal mondo. Avendo spiazzi erbosi molto vasti era anche ideale per allenarsi. Tornando al boato, alla fine arrivò alla conclusione che quel forte rumore era solo lo stomaco che dava lui del "bastardo" perché non mangiava da ore.
Il ragazzo si inoltrò quindi in una piccola foresta alla ricerca di cibarie. Trovò noci di cocco e banane. Ne prese in abbondanza, in modo che avesse potuto condividerle con il suo allievo. Iniziò mangiandone qualcuna da solo per colmare l'ira della sua pancia. Fatto ciò, si recò nel luogo del ritrovo, ovvero il centro esatto dell'isola. Ci un'enorme masso in quel punto. Kaito vi si saltò sopra, non fece in tempo ad appoggiare i sui glutei su di esso che si poteva scorgere, con molta attenzione, una bolla di muco che gli scendeva dal naso. Si era di nuovo addormentato. Come contraddirlo però, con la mappa che aveva lasciato, probabilmente Ishimaru ci avrebbe messo almeno altre tre o quattro ore prima di raggiungere il maestro.
 
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iZack
view post Posted on 16/1/2009, 23:14




Ishimaru si svegliò quella mattina, era sudato, il calore della giornata lo aveva completamente bagnato. La giornata era semplicemente splendida, con un cielo privo di nuvole. Il primo pensiero del cacciatore fu quello di raggiungere quello che dovrebbe essere stato il suo insegnante quella mattina. Erano più o meno le sei del mattino quando il ragazzo si mise sotto la doccia nel tentativo di levare il sudore. Dieci minuti dopo era li, vicino al letto, pronto per partire. Dalla dispensa prese alcuni alimenti che avrebbe utilizzato durante il viaggio, una bussola e la sua Nunchaku. Verso le 6:30 Ishimaru si diresse verso il porto della città, dove la sua barchetta lo aspettava timida sul letto del mare. Dopo aver salutato il vecchio marinaio sul pontile, il ragazzo spiegò le vele e puntò la barca verso l’isola d’arrivo. Il viaggio doveva durare circa un’oretta e mezza, poco più o poco meno. Il soggiorno sulla sua barca fu di ottimo auspicio, rilassato e seduto comodamente su una sedia a prua, Ishimaru e la sua barca si lasciavano trasportare dalle onde verso l’obiettivoa una lenta velocità. Dall’interno di una tasca dello estraette una piccola mappa lasciatagli dall’insegnante e che segnalava un percorso da seguire per arrivare al centro dell’isola. Il giro che doveva compiere era piuttosto brusco, in quanto doveva girare attorno a tutta l’isola attraversando spiazzi di mostri marini. Arrivato a destinazione, doveva essere nel golfo della deriva. Tenne in mente una palma di grosse dimensioni vicino alla spiaggia. Ora doveva dirigersi a sinistra passarle all’esterno. Dopo circa dieci minuti Ishimaru cercò l’isola a prua e a poppa, ma di questa alcuna traccia nei dintorni. Decise così di rimanere vicino alla spiaggia pensando ad un errore della mappa. Ora bisognava andare dritti e arrivare ad uno dei cardini dell’isola. Nuovamente però sembrava esserci un errore, l’isola non presentava una punta ma una parte curva che voltava verso destra. Ancora una volta lasciò passare questo inconveniente. Ora doveva prepararsi, si avvicinava lo spiazzo dei mostri marini giganti. Arrivato al centro di questo tratto di mare, notò che le onde si erano acquietate e non vi era presenza di nessuno, se non della barca e del carpentiere a bordo. Ishimaru preferì lasciare perdere la mappa datagli dal maestro e fare di testa sua. Dopo due ore di giro intorno all’isola, per via della poca spinta del mare. Giratosi alla propria destra, Ishimaru notò una grossa palma affiancata alla spiaggia che portava al mare.

|| Cosa è grossa quella palma????, aspetta un momento||


Si strofinò gli occhi verso l’isola, si rese conto qualche secondo dopo che quella pianta era la medesima che aveva notato non appena si era avvicinato all’isola. Quella specie di aria stupita per via della palma si dissolse in pochissimo mostrando un viso largamente arrabbiato. Spostata la barca sulla spiaggia, Ishimaru proseguì dritto verso quella via composta da esclusivo bosco. Il viaggio a piedi durò una mezzora buona, i segni della fatica si distinguevano nitidamente sul volto del ragazzo che decise così di levarsi la maglietta e cercare di continuare. Quel tratto di bosco sembrava infinito, era tutto uguale, nessun dettaglio che faceva pensare a una nuova via raggiunta, sembrava di essere in un labirinto. Appena fuori dalla zona boschiva vide una casa. Si avvicinò alla porta e bussò energicamente. Nessuno era all’interno. Si guardò intorno con un’aria incuriosita. Dietro alla casa vi era un vialetto che portava all’interno nuovamente di un boschetto. Il volto di Ishimaru si trasformò in una sorta di Imprecazione mista a Rabbia. Decise di addentrarsi nel vialetto. Stavolta, per sua fortuna, il bosco era decisamente corto e faceva da confine ad una zona di campi d’erba con al centro una pietra enorme. Ishimaru notò subito la presenza di un ragazzo sulla pietra. Avvicinandosi riuscì a distinguerne chiaramente la forma. Si avvicinò lentamente, in quanto il ragazzo dormiva, e lo strattonò nel tentativo di svegliarlo.

“Oi….. Senta devo trovare un tizio di nome Kaito che mi deve fare da insegnante, sa dirmi se è su quest’isola???”


CITAZIONE
"" Parlato

|||| Pensato

 
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-Gippal-
view post Posted on 21/1/2009, 16:16




Il caldo iniziava a farsi sentire. Le prime gocce di sudore iniziavano a scendere sulla fronte di Kaito. Aveva lo sguardo perso nel vuoto e pensava al suo unico desiderio in quel momento: un po' di acqua. Allungò la propria mano verso il fianco destro dove aveva prontamente agganciato alla cintura una borraccia, ma quando l'aprì si accorse che era vuota. La richiuse e la scaraventò lontano, dopodiché si grattò la testa e disse:

»Kaito: "Ma che diavolo...Sono sicuro di averla riempita..."

Cercò di sbuffare ma venne interrotto da uno strano rumore. Aprì le orecchie e si mise attentamente ad ascoltare. Sembrano delle voci, da donna per giunta. Scese dalla roccia e si diresse in direzione del suono. Raggiunse una spiaggia e sbirciò tra i cespugli. C'erano molte ragazze che si rilassavano in Bikini, chi sulla spiaggia, chi in acqua, insomma un paradiso per gli occhi. Ad un certo punto Kaito vide una bella mora avvicinarsi a lui e, mentre si preparava ad un flirt sfrenato, si sentì chiedere:

»Ragazza: "Oi….. Senta devo trovare un tizio di nome Kaito che mi deve fare da insegnante, sa dirmi se è su quest’isola???"


All'improvviso la bollicina che scendeva dal naso di Kaito scoppiò. Si guardò intorno ancora sorridente per la nuova conoscenza, ma si rese conto di trovarsi nuovamente sulla grande roccia sulla quale si era coricato. In quel momento capì tutto: era solamente un sogno ed avergli fatto quella domanda era stato uno strano ragazzo. Occhi talmente azzurri da dare un senso di gelo, ma ad essere più in risalto non erano gli occhi, bensì i suoi capelli di un colore rosa acceso, con la frangia che gli scendeva sugli occhi. Inoltre portava un piercing nero sulla parte destra del labbro e uno strano collare a specchi. Il resto dell'abbigliamento era abbastanza normale, se non per una collana raffigurante una R.

»Kaito: "Oh mamma...Avrei preferito tu fossi la ragazza del mio sogno. Ma ti piace davvero andare in giro così? Mah, contento te..."

Queste le parole di Kaito che, dato il suo abbigliamento da aviopirata, avrebbe potuto evitare. Si alzò in piedi e fece qualche giro lento intorno al ragazzo in modo da poterlo squadrare da capo a piedi. Dopodiché continuò dicendo:

»Kaito: "Cerchi Kaito? Piacere, sono io...Essendo un'isola disabitata deduco che tu sia Ishimaru Fujiwara, un presunto cacciatore di taglie. Dicono che sei in gamba ed è per questo che ho deciso di allenarti. Questa frase può sembrare contraddittoria, ma nel grande blu e sulla rotta maggiore non troverai mai insignificanti pirati come quelli che girano da questa parti. Insomma, ti voglio mettere in guardia perchè mi sembra scontato che dopo questo addestramento mi seguirai per i mari, sempre che tu voglia. Un compagno non fa mai male, tra l'altro ho saputo che sei un carpentiere. Va beh, bando alle ciance. Io mi chiamo Morita Kaito, come ben sai, e sono un cacciatore di taglie proprio come te, con un pizzico di esperienza in più. L'unica cosa che ti chiedo adesso è...UCCIDIMI."

Indietreggiò di qualche passo e saltò giù dalla roccia. Fece poi cenno al ragazzo di procedere, mentre stringeva il suo fucile tra le mani.
 
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iZack
view post Posted on 21/1/2009, 16:48




Ishimaru stava tastando il padrone quando egli si svegliò di soprassalto con una sorta di sorrisetto sul volto come se volesse fare amicizia. D’un tratto la tonalità del viso cambiò completamente, da sorriso largo sulle guancie divenne un’espressione quasi di disgusto. Avente ancora gli occhi impallinati dal sonno appena passato il ragazzo disse:

CITAZIONE
»Kaito: "Oh mamma...Avrei preferito tu fossi la ragazza del mio sogno. Ma ti piace davvero andare in giro così? Mah, contento te..."

Ishimaru pensò un secondo alle parole del ragazzo. Immaginava già il tipo di sogno che aveva fatto, aveva parlato appunto di ragazze. Dopodichè si guardò un secondo guardando se in lui c’era qualcosa che non andava: pantaloni, scarpe, maglietta. Tutto sembrava essere nella norma e in ordine, ma il senso delle ultime parole lo aveva completamente spiazzato. La cosa che più dava fastidio a Ishimaru era l’abbigliamento del ragazzo, il quale sembrava quasi più trasandato di lui. Ishimaru si vide squadrato da capo a piedi dallo sconosciuto, il quale compì alcuni giri completi attorno a lui. Fu nuovamente il ragazzo che dormiva a prendere la parola per primo:

CITAZIONE
»Kaito: "Cerchi Kaito? Piacere, sono io...Essendo un'isola disabitata deduco che tu sia Ishimaru Fujiwara, un presunto cacciatore di taglie. Dicono che sei in gamba ed è per questo che ho deciso di allenarti. Questa frase può sembrare contraddittoria, ma nel grande blu e sulla rotta maggiore non troverai mai insignificanti pirati come quelli che girano da questa parti. Insomma, ti voglio mettere in guardia perchè mi sembra scontato che dopo questo addestramento mi seguirai per i mari, sempre che tu voglia. Un compagno non fa mai male, tra l'altro ho saputo che sei un carpentiere. Va beh, bando alle ciance. Io mi chiamo Morita Kaito, come ben sai, e sono un cacciatore di taglie proprio come te, con un pizzico di esperienza in più. L'unica cosa che ti chiedo adesso è...UCCIDIMI."

Ancora una volta Ishimaru rimase quasi a bocca aperta, le parole di Kaito erano chiare, voleva che lui lo uccidesse dopo una dritta per quanto riguardava il grande Blu e delle persone che possono capitare davanti agli occhi. Kaito si posizionò due passi indietro e prese il fucile.

- Va bene che ti devo uccidere, ma col fucile non vale...-

Pensò immediatamente il carpentiere. Anche lui indietreggiò di due passi, si guardò in giro quasi disorientato e finse di strofinarsi i capelli. Ne prese alcuni e li strinse forte tra le mani. Immediatamente i capelli diventarono di ghiaccio e ognuno di questi sembrava uno stuzzicadente.

- Per prima cosa voglio testare le tue abilità, Signor Kaito, vediamo quanto sei veloce –

"Hair Needles"

Muovendo molto velocemente il braccio, lanciò i capelli verso Kaito che gli era davanti a pochi passi. La velocità degli stuzzicadenti era buona e la direzione ottima, puntavano dritti al busto avversario.

CITAZIONE
Tecniche Utilizzate:

- Hair Needles:
Ishimaru si toglie alcuni capelli tendendoseli nel palmo della mano, ghiacciandoli. All'istante saranno sfornati degli aghi di ghiaccio.

CITAZIONE
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-Gippal-
view post Posted on 22/1/2009, 12:12




»Ishimaru: "Va bene che ti devo uccidere, ma col fucile non vale..."

Queste le parole che il ragazzo pronunciò un attimo prima di indietreggiare di alcuni passi. Kaito rimase sorpreso da quella frase: come era possibile che un cacciatore di taglie avesse paura di un semplice fucile? Nella vita avrebbe potuto trovare di tutto, non poteva avere timore di un'arma da fuoco. Si portò il braccio sinistro dietro la testa ed iniziò a pensare. Fatto sta che il ragazzo allargò il braccio destro con il quale teneva il fucile, si chinò e lo appoggiò per terra. Dopo essersi rialzato disse:

»Kaito: "Come preferisci...Ma ti pentirai di questa tua decisione, probabilmente per te sarebbe stato meglio che avessi usato il fucile."

Ma in quel momento Ishimaru era già passato all'attacco. Si strappò infatti due capelli dalla testa, li gelò grazie al potere del frutto del mare che possedeva e li lanciò verso il Maestro come se fossero due normalissimi spiedi Ninja. La velocità era elevata. Kaito rimase immobile, venne colpito in pieno petto e si udì un forte rumore di metallo. Finse di avere risentito del colpo, fece qualche passo molto lento e affannoso verso il ragazzo producendo gemiti e tenendo gli arti rispettivamente uno sulla zona colpita e uno verso l'allievo, quasi per chiedergli aiuto. Quando gli fu a circa un metro, una catena uscì dalla manica della sua giacca e si avvolse attorno al busto dell'avversario bloccando il movimento delle sue braccia.

CITAZIONE
» Arma: Catene
Kaito lancia con un braccio la catena che finisce per legarsi attorno al busto dell'avversario. Dopo ciò lo tira verso di se e scaglia un pugno con l'altra mano sul viso del nemico.

»Kaito: "Catene di ferro... Leggere e infrangibili... Pensavi davvero che usassi solo un semplice fucile? Per quanto possa avere un forte valore affettivo per me, la Syrio in questo stato è vulnerabile. I pirati ormai hanno trovato metodi di difesa verso la armi da fuoco e io mi sono dovuto adeguare. Regola numero uno: mai fidarsi di quello che fa un pirata, in nessun caso. Nemmeno se sembra bisognoso di aiuto. Potrebbe fingere, come in questo caso. Non farti mai ingannare o per te è la fine. Vedo però che possiedi i poteri del frutto del mare Gelo Gelo. La cosa si fa molto più interessante e le tue abilità iniziano ad interessarmi sempre di più."

A quel punto le catene vennero rilasciate e Ishimaru era nuovamente libero. Kaito fece due balzi indietro in modo da trovarsi a 4/5 metri dall'allievo. Puntò il dito verso di lui e con aria da superiore disse:

»Kaito: "Forza! Non dovevi uccidermi? Ti sto aspettando"

E sorrise in segno di sfida.
 
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iZack
view post Posted on 22/1/2009, 13:08




Kaito non sembrava essere in gamba, tanto che prese in pieno petto il colpo inflittogli, uno strano rumore metallico si risentì nell’aria non appena i due spiedi andarono a buon fine. Accasciato per il dolore, l’avversario di Ishimaru si teneva la parte colpita con una mano mentre con l’altra si dirigeva verso di lui in segno di aiuto. Ishimaru sembrava quasi ammutolito, aveva già colpito il maestro prima che si potesse cominciare lo scontro, o almeno, questo è quello che Kaito gli fece credere fino a che gli fu a un metro di distanza. Dalla manica delle maglia sbucarono fuori delle catene di ferro che si andarono ad avvolgere al petto di Ishimaru. Nemmeno vi fu il tempo di porre una contromossa che il carpentiere risultava legato. La mente di Ishimaru cominciava a imprecare verso se stesso, sul perché non lo aveva nuovamente colpito quando era a terra che fingeva di rantolare.

CITAZIONE
»Kaito: "Catene di ferro... Leggere e infrangibili... Pensavi davvero che usassi solo un semplice fucile? Per quanto possa avere un forte valore affettivo per me, la Syrio in questo stato è vulnerabile. I pirati ormai hanno trovato metodi di difesa verso la armi da fuoco e io mi sono dovuto adeguare. Regola numero uno: mai fidarsi di quello che fa un pirata, in nessun caso. Nemmeno se sembra bisognoso di aiuto. Potrebbe fingere, come in questo caso. Non farti mai ingannare o per te è la fine. Vedo però che possiedi i poteri del frutto del mare Gelo Gelo. La cosa si fa molto più interessante e le tue abilità iniziano ad interessarmi sempre di più."

La spiegazione durò poco ma era chiarissima, le catene vennero rilasciate immediatamente e Kaito compì alcuni balzi all’indietro dicendo:

CITAZIONE
»Kaito: "Forza! Non dovevi uccidermi? Ti sto aspettando"

Il volto del ragazzo lasciava intravedere un ghigno. Ishimaru sembrava ancora stordito dalla presa precedente:

- Bene, ora che ho intravisto le tue abilità, posso dire di dover competere al massimo per cercare di sbaragliare le tue difese -

Ishimaru si mise in posizione di lotta, pensò sul da farsi, avrebbe preferito mantenere la distanza dall’avversario invece che il contatto corpo a corpo. Mise una mano alla schiena, prese la Nunchaku che si era portato appresso per tutto l’arco del viaggio e cominciò a sventolarla a una velocità elevatissima. Finito il riscaldamento, la tenne stretta nella mano destra e strinse forte.

“Freezing”

La parte di legno che non era in mano al ragazzo divenne immediatamente di ghiaccio formando una palla con degli spuntoni su tutti i lati. Ecco la nuova arma di Ishimaru, la mazza chiodata con la catena del Nunchaku che permetteva di farla vorticare. Accellerò improvvisamente e si diresse verso l’avversario nel tentativo di colpirlo con la mazza. Puntò precisamente al volto ad una velocità media, visto che la mazza non era una piuma.


CITAZIONE
Tecniche Utilizzate:
- Freezing:
Consiste nel congelare la Nunchaku rendendola di ghiaccio tranne la parte in ferro. Uno dei due cilindri che prima erano di legno, ora sarà congelato e con delle punte acuminate ai lati rendendola una mazza chiodata per poi utilizzarla contro l'avversario.

CITAZIONE
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-Gippal-
view post Posted on 22/1/2009, 13:41




»Ishimaru: "Bene, ora che ho intravisto le tue abilità, posso dire di dover competere al massimo per cercare di sbaragliare le tue difese"

Ishimaru sembrava molto convinto di sè. Si mise in posizione e iniziò a pensare velocemente. L'ideale in quel momento sarebbe stato cercare di tenere il nemico il più distante possibile, in modo da evitare il corpo a corpo. Per qualche strano motivo invece, l'allievo decide si lanciarsi in un attacco diretto. Con la mano destra prese le sua Nunchaku, ovvero l'arma con la quale aveva un maggiore dimestichezza. Essa consisteva in due manici di legno collegati da una catena medio corta, in modo da renderli movibili. Ishimaru infatti iniziò a farla roteare in aria, ad una velocità abbastanza elevata. Aveva tutto il tempo che voleva perchè sapeva che Kaito non avrebbe mai fatto la prima mossa, quindi la prese con molta calma. Finito il riscaldamento strinse la presa su uno dei due manici. Improvvisamente, la parte che non si trovava nella mano del ragazzo, iniziò a ricoprirsi di una leggera brina che in pochi secondi diventò un vero e proprio strato di ghiaccio con alcuni aculei che erano ben visibili su di esso. Ecco qual'era l'idea dell'allievo, creare una sorta di palla chiodata in modo tale da colpire il Maestro e causargli pesanti danni. Fatto ciò iniziò appunto a correre all'impazzata verso Kaito, che non si era ancora mosso e si era limitato a seguire la scena da quei pochi metri che li separavano. Essendo la mazza molto pesante, la corsa di Ishimaru risultava faticosa. Per questo motivo il Maestro pose il proprio gomito destro a 90 gradi rivolgendo il palmo della mano verso l'alto. Nuovamente le catene uscirono dalla sua manica ma questa volta si strinsero fino a formare una "palla", il tutto in meno di un secondo. Non aveva degli spuntoni, ma aveva la caratteristica di essere di ferro e soprattutto di poter raggiungere lunghe distanze in poco tempo, esattamente come prima.

CITAZIONE
» Arma: Catene
Kaito alza un braccio formando un angolo di 90° tra gomito e avambraccio. Rivolge la mano verso il cielo e forma con le sue catene qualche cosa di simile ad una palla. Essa può essere poi utilizzata come arma. Essendo di ferro, può fare abbastanza male.

La afferrò come se fosse un pallone da pallavolo e la scaraventò con forza verso Ishimaru che si trovava ancora a circa tre metri di distanza, una misura che la mazza di ghiaccio non avrebbe mai potuto coprire, mentre le catene di Kaito si. Il grumo era diretto non al volto bensì allo stomaco, in modo da limitare i danni in caso di attacco andato a segno.

»Kaito: "Fammi vedere come te la cavi in difesa!"
 
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iZack
view post Posted on 22/1/2009, 15:11




Ishimaru si stava dirigendo verso il suo avversario, ma la mazza che si portava appresso sembrava causargli molti danni, vista la fatica che faceva nei movimenti, i quali diventavano poco fluidi e agili. Era molto vicino a Kaito quando questi posizionò il braccio a novanta gradi e fece uscire nuovamente le catene, questa volta formando veloccissimamente una palla che era composta esclusivamente da ferro. Kaito scagliò questa palla in direzione di Ishimaru chiedendogli di mostrare qualche mossa difensiva. Il tempo che gli restava era brevissimo, non avrebbe potuto tentare di coordinare una tecnica di difesa articolata ma bensì una veloce. Gettò immeditamente via la Nunchaku versione palla chiodata e strinse entrambe le mani fermandosi

"Strong Muscles"

La palla gli arrivò direttamente sugli addominali, il dolore che provocò non fu eccezionale ma venne in qualche modo risentito. I muscoli di Ishimaru erano diventati di ghiaccio e avevano dignitosamente attutito il colpo avversario. Ishimaru si toccò ila parte colpita, nessuna goccia di sangue, il ghiaccio pensava anche a quello. In pochi secondi i muscoli tornarono normali facendo intravedere dei leggerissimi, quasi invisibili, segni di gonfiore. Tirato un bel respiro di sollievo, il carpentiere pensò che se voleva evitare di venire colpito ripetutamente da quelle catene doveva stare sui 5 metri dall' avversario. Decise così di indietreggiare di alcuni passi e cercare così una tecnica di attacco di lunga gittata. Posizionò le braccia sui fianchi, coi palmi rivolti verso il cielo e compì un movimento verso l'alto.

"Ice Tips"

In pochi secondi si sarebbero formate delle punte acuminate sotto i piedi dell'avversario, le quali lo avrebbero trafitto se colpito.

CITAZIONE
Tecniche Utilizzate:

- Strong Muscles:
Consiste nel indurire il proprio corpo rendendolo di ghiaccio, rendendo difficili gli attacchi avversari verso il proprio corpo.

- Ice Tips:
Innalzando entrambe le braccia al cielo, sotto l'avversario compariranno delle punte acuminate di ghiaccio nel tentativo di trafiggerlo.

CITAZIONE
" " Parlato

- - Pensato

 
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-Gippal-
view post Posted on 22/1/2009, 15:53




La palla di Kaito era troppo veloce per essere schivata. Per questo motivo l'allievo lanciò la Nunchaku a circa 7/8 metri di distanza si affrettò a compiere la sua difesa. Borbottò qualcosa a bassa voce che il Maestro non riuscì a sentire. Vide soltanto le sue catene colpire in pieno stomaco Ishimaru, che era rimasto immobile, facendo uno strano rumore. Una piccola smorfia di dolore apparve sulla sua faccia, ma nulla di più. La palla cadde a terra e si sciolse rotolando in mezzo alle gambe del ragazzo facendo un forte rumore metallico. I segni del colpo erano visibili sulla maglietta solo dopo un'accurata analisi ma ben presto la situazione fu chiara. Il ragazzo aveva utilizzato i poteri del frutto del mare per trasformare i propri addominali in ghiaccio puro capace di attutire, anche se non completamente, i danni che avrebbero potuto recare gli oggetti metallici. Ishimaru toccò con la mano destra la zona in questione per controllare eventuali perdite di sangue ma, come aveva previsto, si trattava solo di un lieve dolore.
Dopo l'accaduto il ragazzo si rese conto che decidere di attaccare direttamente l'avversario era stata una mossa troppo azzardata. Per questo motivo indietreggiò di tre passi, posizionò le braccia sui fianchi e le tirò verso l'alto. Un attimo prima che questo movimento venne compiuto dall'allievo, Kaito si rese conto che stare fermo in quella posizione non era l'ideale e fece un salto verso il nemico. Nel volo vide degli spuntoni di ghiaccio fuoriuscire dal terreno fino a circa un metro da Ishimaru. Disse:

»Kaito: "Fiuuu! Per un pelo... Ma tu dimentichi un piccolo particolare!"

Le catene che prima si erano snodate si trovavano ancora tra le gambe dell'allievo che era indietreggiato troppo poco per uscire dal loro raggio di azione. A quel punto schivare il colpo diventava davvero difficile. Kaito aveva intenzione di afferrare con la sua arma (ovviamente quella che si trovava sul terreno vicino a Ishimaru) l'arto sinistro del ragazzo per fargli perdere l'equilibrio, sovrastarlo con il salto che aveva fatto precedentemente e colpirlo con un leggero calcio alla parte di schiena appena sotto al collo in modo da dargli una spinta e farlo finire con tutto il corpo sulla propria "trappola" di aculei.

CITAZIONE
» Arma: Catene
Kaito aggancia una qualsiasi parte del corpo dell'avversario per poi scaraventarlo lontano.

 
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iZack
view post Posted on 22/1/2009, 16:09




Kaito aveva nuovamente evitato il colpo di Ishimaru, saltando poco prima che le punte acuminate uscissero dal sottosuolo per colpirlo. Egli compì un salto verso Ishimaru mentre le catene che erano ancora vicino al carpentiere gl ipresero uan gamba facendolo vacillare. Il calcio avversario era indirizzato verso la spina dorsale nel tentativo di lanciarlo contro la sua stessa tecnica usata precedentemente. Ishiamru però aveva la soluzione per evitare quel calcio. Essendo in equilibrio precario, si sdraiò a terra e, poggiando le mani a terra cercò di coprirsi completamente.

"Igloo"

Velocemente un'igloo si formò intorno a tutto il corpo, formando quasi una casa intorno a Ishimaru. Con la catena ancora attaccata al piede, ishimaru cercò di capire a come staccarsela o attaccare da li dentro. L'idea venne subito. Ishimaru poggiò di nuovo a terra le mani e urlò:

"Ice Slab"

Da dentro l'igloo, Ishimaru freddò il suolo nel tentativo di colpire Kaito che stava atterrando poco fuori dalla zona dell'igloo. Il ghiaccio, nel caso avesse preso le caviglie avversarie, le avrebbe congelate a terra, impedendo il movimento avversario.

- Questo colpo è difficile da prevedere...Essendo qui dentro -


CITAZIONE
Tecniche Utilizzate:

- Ice Slab:
Poggiando le mani a terra, Ishimaru sarà in grado di ghiacciare il suolo fino all'avversario tentando di gelare le caviglie.

- Igloo:
Poggiando di nuovo le mani al suolo, Ishimaru forma un Igloo che lo protegge interamente avvolgendolo al suo interno.

CITAZIONE
" " Parlato
- - Pensato

 
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-Gippal-
view post Posted on 22/1/2009, 16:42




Kaito era riuscito parzialmente nel suo intento. La catena aveva fatto perdere a Ishimaru l'equilibrio e tutto stava andando secondo i piani. Ma al momento del calcio, l'allievo si sdraiò a terra e usufruì nuovamente dei poteri del frutto del mare, costruendo in un instante una sorta di Igloo che lo ricoprì interamente. Inevitabilmente il Maestro ci finì sopra. Si accorse però che la catena era ancora legata al ragazzo e quindi questo era un punto a suo favore. All'improvviso avvertì un'ondata di freddo. Alzò lo sguardo e notò che il terreno, e tutto ciò con era a contatto, si era ricoperto di ghiaccio. L'aria era diventata gelida e Ishimaru non si voleva muovere da quel coso.

»Kaito: "Ti devo fare i complimenti... Non pensavo che sarei dovuto arrivare fino a questo punto con un dilettante... Avrei preferito evitare, ma qui fa troppo freddo per i miei gusti. Quando riprenderai i sensi, continueremo l'allenamento, ma questa volta sarà un po' diverso. Tranquillo, ci andrò leggero..."

A quel punto Kaito afferrò con forza le catene che lo tenevano collegato a Ishimaru. Tirò un sospiro e disse:

»Kaito: "Il ferro è un ottimo conduttore, 220V dovrebbero bastare. Inoltre il ghiaccio non sopporterà mai la temperatura che la mia catena sta per raggiungere...."

Un rumore assordante si udì, la scossa era ormai partita. Evitare quel colpo era impossibile, bisognava raggiungere o meglio, superare, la velocità della luce e per Ishimaru era davvero troppo.
Ebbene si, anche Morita Kaito possedeva i poteri di un frutto del mare, il Goro Goro, appartenente alla stessa categoria di quello dell'allievo, la categoria dei Rogia.
 
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iZack
view post Posted on 22/1/2009, 17:07




Ishimaru era ancora completamente avvolto dall' igloo che aveva creato in precedenza. Non aveva intenzione di muoversi da quel punto, o almeno fino a chè non avesse intuito da sè se la tecnica della Ice Slab che aveva effettuato aveva avuto effetto sull'avversario. Kaito sopo qualche secondo riprese a parlare:

CITAZIONE
»Kaito: "Ti devo fare i complimenti... Non pensavo che sarei dovuto arrivare fino a questo punto con un dilettante... Avrei preferito evitare, ma qui fa troppo freddo per i miei gusti. Quando riprenderai i sensi, continueremo l'allenamento, ma questa volta sarà un po' diverso. Tranquillo, ci andrò leggero..."

- Come quando riprenderò i sensi -

Ishimaru non sembrava spaventato, perchè la sua protezione era estrema, l'unica cosa che lo attaccava a Kaito era solamente la catena alla gamba, ma come poteva avere effetto essendo il suo avversario fuori da quella specie di gabbia... Ishimaru aveva però sottovalutato l'avversario, stava per risedersi quando sentì un forte dolore all'interno del corpo, come se stesse prendendo fuoco, era uan scarica elettrica che gli passava attraverso. Prima di svenire tentò di ghiacciare la catena fermando quella scarica, ma era troppo tardi, la mano non ebbe la forza di stringere la catena per ghiacciarla fermando il passaggio di corrente. Ishimaru cadde in un vuot profondo completamente nero. Vorticava in un'universo parallelo dove le leggi della fisica sembravano non esserci. Solo buio, nient'altro. Non riusciva a pensare qualcosa di concreto, ma solamente a figure astratte, un ragazzo che lo colpiva e lui che si difendeva. Avrebbe presto capito che si trattavasolamente di un sogno post shock.

CITAZIONE
" " Parlato
- - Pensato

 
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-Gippal-
view post Posted on 2/2/2009, 21:56




CITAZIONE
Per me è sufficiente. Inutile continuare dopo 5 buoni post. Scrivi tutto l'essenziale e senza essere logorroico mettendo descrizioni inutili.
Dico ufficialmente: Energia Gialla!!

 
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OroJackson
view post Posted on 5/2/2009, 16:39




Ricordo che il ghiaccio è anch esso un conduttore dell'elettricità, nei prossimi scontri evita di dire che il freddo ferma il fulmine, anzi XD. bye bye
 
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13 replies since 16/1/2009, 22:18   173 views
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